Ho comprato l’alimentatore Corsair RM850i per sostituire un
ormai vecchio Coolermaster Silent Pro M600 che mi ha servito per almeno 6 anni e
che purtroppo era afflitto da problemi di “coil whine” (per questo motivo ho
dovuto anche cambiare la piastra madre del computer danneggiatasi proprio a
causa del suddetto problema).
Acquistato a poco più di 150 euro, mi è stato consegnato dopo 7 giorni dentro la
scatola di cartone di Amazon. All’interno ho trovato lo scatolo originale di
Corsair. Aprendolo, ho trovato l’alimentatore, un cavo elettrico con spina
schuko, e un borsellino nero contenente tutti i cavi – l’alimentatore è
completamente modulare, quindi si useranno solo i cavi necessari ad alimentare
le varie parti del computer (piastra madre, unità disco, e quant’altro). Una
volta rimosso tutto dalla scatola, ho riposto la scatola in un posto sicuro, mi
servirà per la garanzia, che è di ben 10 (dieci) anni.
L’alimentatore è leggermente più profondo rispetto al mio precedente
alimentatore (180 mm invece di 150 mm), occupando lo spazio riservato ad una
ventola da 12 cm sul mio case proprio in corrispondenza dell’alimentatore.
Ho provato questo alimentatore con un tester per alimentatori senza riscontrare
problemi. Poiché la ventola è praticamente sempre ferma, ho provato a premere il
tastino sull’alimentatore dedicato al testing della ventola, e la ventola si è
messa a funzionare.
Dopo il test dell’alimentatore, l’ho montato sul computer. Ho notato, durante il
montaggio, che il connettore a 24 pin della piastra madre ha i connettori
decisamente duri da inserire e ho dovuto forzare un po’ sulla piastra madre e ho
dovuto faticare un po’ per far scattare la levetta di sicurezza che tiene fermo
il connettore. Meno faticoso invece è stato inserire il connettore del cavo da 8
pin sulla piastra madre e i connettori dei cavi sata/molex. I suddetti cavi 24
pin + 8 pin (ma anche quelli PCI express) sono sleevati poiché contengono
componenti elettronici al fine di ridurre i disturbi elettrici. Purtroppo questi
cavi sono pesanti e bisogna ingegnarsi un po’ soprattutto in quei case che non
hanno uno spazio apposito passacavi, come nel mio caso.
Una volta acceso il computer, ho installato il software “Corsair Link” versione
4.2.3.41 dopo averlo scaricato dal sito Corsair. Il software permette il
monitoraggio delle ventole e dei sensori di temperatura della piastra madre,
delle unità disco e della scheda grafica, ma soprattutto il monitoraggio della
temperatura dell’alimentatore e della sua ventola.
La ventola può essere sempre spenta oppure si può impostare una velocità fissa
in percentuale, la percentuale minima è del 40%, corrispondente a poco più di
700 giri al minuto, la massima è 100%, corrispondente a poco più di 1500 giri al
minuto. A questa velocità ho notato, oltre ad un rumore della ventola
decisamente eccessivo, anche la vibrazione metallica saltuaria proveniente
presumibilmente dalla griglia di copertura della ventola stessa. In ogni caso
garantisco che già al 60% la ventola si sente parecchio, soprattutto se tutto il
computer è molto silenzioso – nel mio ho la sola ventola della CPU che gira
normalmente a 600 giri al minuto.
Ovviamente nella modalità zero-giri-al-minuto, la ventola non rimarrà sempre
disattivata. A seconda della temperatura interna ma soprattutto a seconda del
carico elettrico dell’alimentatore, la ventola verrà attivata e man mano girerà
più velocemente. Nel mio caso poiché il carico è molto basso (raramente arriva a
250 watt), la ventola finora è sempre rimasta ferma.
Nel programma “Corsair Link” c’è la possibilità di creare dei profili, utile se
si vuol passare da un profilo con ventola ferma ad un altro con ventola a
tot-percentuale di funzionamento.
Nella parte posteriore, assieme ai connettori dei cavi, ci sono i connettori per
il “Corsair Link” (con un cavo usb che deve essere inserito nel connettore usb
interno della piastra madre), un tastino per il test della ventola (la ventola
funziona fin quando tale tasto rimane premuto), ed infine un led che normalmente
è verde, se c’è il collegamento “Corsair Link”, oppure è giallo se il computer
sta leggendo i dati via “Corsair Link”, oppure è spento se non vi è alcun
collegamento al “Corsair Link”.
Tengo a precisare che non soltanto il programma “Corsair Link” legge i dati
dell’alimentatore. Mi è capitato ad esempio con alcuni software, come ad esempio
“Sisoft Sandra” o “FinalWire Aida64”, di vedere alcuni dati dell’alimentatore,
solitamente la ventola e la temperatura interna, ma anche i voltaggi e persino
la potenza totale consumata dall’alimentatore. Basta controllare il lampeggio
del led dell’alimentatore, se il led diventa arancione intermittente allora il
software sta leggendo i dati dell’alimentatore.
Finora, dopo una settimana di utilizzo, non ho avuto particolari problemi con
questo alimentatore, confermo quello che di positivo è stato scritto da
tantissimi siti Internet, questo alimentatore è uno tra i migliori, un sicuro
investimento, forte anche di una garanzia di ben dieci anni. Nonostante il
prezzo leggermente sopra la media, lo consiglio vivamente a chiunque voglia
possedere un ottimo alimentatore e a chiunque stia cercando la qualità e
affidabilità nel tempo.